martedì 29 novembre 2011

FEVER PITCH - EDITORIALE NUMERO 12

Cari lettori, siamo all’ultimo numero del 2012, speciale in quanto natalizio ma anche in quanto FP si prepara a cambiamenti importanti. Completata infatti la terza annata, il momento è propizio per i bilanci. Con questo abbiamo realizzato 14 numeri della nostra (e vostra) ‘creatura’. Un lungo percorso, reso ancor più impegnativo dalla scelta di presentarci su carta, e con il massimo di qualità possibile per una pubblicazione completamente amatoriale.


Riguardando le copertine di questi tre anni l’effetto è quello di un ‘sogno’ realizzato; una pubblicazione interamente dedicata al made in UK, tutta in italiano, scritta da appassionati per appassionati…tutto molto bello, sfidante, coinvolgente, da continuare a tutti i costi…già, continuare, ma come? Questo è il dilemma che ci stiamo ponendo qui in redazione in queste settimane. Perché realizzare, stampare, confezionare, spedire una pubblicazione così costa (denaro e tempo), e l’autogestione di questi anni (in termini di volontariato e autofinanziamento) comincia a mostrare la corda. Perché in questi anni siamo entrati in contatto con tantissimi appassionati, ma pochissimi di questi sono diventati lettori e abbonati. E poi anno dopo anno una quota importante di abbonati non rinnova e si ricomincia la ‘raccolta’ praticamente dal punto di partenza. Quali i motivi di questa bassa ‘penetrazione’ nella comunità? Il disinteresse alla lettura? Non crediamo sia così, chi si informa, chiede il numero zero, si complimenta, evidentemente ha voglia di leggere, altrimenti si fermerebbe prima. Bassa qualità della pubblicazione? Possibile, nonostante l’impegno e la competenza di tutti coloro che contribuiscono a Fever Pitch è chiaro che siamo dilettanti, con tutti i difetti del caso; e tuttavia lasciateci la piccola ‘presunzione’ di aver realizzato una pubblicazione gradevole, varia e abbastanza curata, che non crediamo scoraggi la lettura e la curiosità verso il numero successivo. La ‘barriera’ che abbiamo individuato come più verosimile è il costo; nella duplice veste di costo di produzione/spedizione (per tirature così limitate) e (di riflesso) costo dell’abbonamento, che sebbene copra appena il 50% dei costi totali (il resto è autofinanziato) non riusciamo a ‘comprimere’ sotto i 30 euro. E’ vero, i fan di FP evidenziano come si tratti di meno di due caffè al mese, ma è vero anche che di questi tempi qualunque spesa non ‘d’impulso’ (come appunto il caffè al bar) viene attentamente selezionata e ponderata. E’ vero che i 30 euro di FP non sono praticamente ‘sostituibili’ con alcun succedaneo italico, ma è anche vero che il calcio inglese ce l’abbiamo ormai a portata di click (o telecomando), e quindi spendere in più anche se per averne una visuale originale (come quella di FP) può pesare. E dunque? La nostra volontà è andare avanti, il nostro desiderio allargare molto di più la comunità di FP, ma dobbiamo trovare un modo per farlo a costi (per noi e per voi) drasticamente più bassi. Come? A questo stiamo pensando insieme (e ogni suggerimento da parte vostra è ben accetto); sicuramente cambierà qualcosa, ed è per questa ragione che in questo numero non troverete informazioni sul rinnovo dell’abbonamento per il 2012. Proprio perché il prossimo anno sarà sicuramente diverso da questo che si conclude, con l’augurio ‘natalizio’ di ritrovarci prima possibile con un nuovo Fever Pitch, solito spirito e solita passione…  LA REDAZIONE

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